Ammettiamolo, gran parte del mondo ambientalista ha sempre guardato con un certo scetticismo all’operato di Al Gore. Eppure, quello che dopo le elezioni presidenziali americane del 2000 appariva come un perdente, ha saputo - cambiando radicalmente strada e dedicandosi interamente alla causa della difesa dell’ambiente - trasformarsi in un uomo di successo fino addirittura a ricevere nel 2007 il Premio Nobel per la Pace.
Personalmente considero come suo principale traguardo la realizzazione del Live Earth, evento mediatico in difesa del clima che è riuscito a coinvolgere milioni di persone in tutto il mondo il 7 luglio del 2007, ancor più del documentario dal titolo “Una scomoda verità”. Tra l’altro Live Earth sarà replicato nell’aprile dell’anno prossimo.
La realtà è che quest’uomo si è saputo reinventare da politico a grande comunicatore a vantaggio della causa ambientale ed in particolare al tema del surriscaldamento globale, al centro della Conferenza sul Clima che proprio oggi prende avvio a Copenaghen riuscendo proprio laddove molte organizzazioni ambientaliste stanno fallendo: egli riesce a trasmettere un messaggio chiaro a tutti. Gore non si rivolge principalmente agli scienziati ma alla gente comune, sforzandosi di spiegare loro con semplicità dove stiamo sbagliando e cosa dobbiamo fare per correggere i nostri errori, consapevole che solo creando una coscienza collettiva sensibile a queste tematiche sarà possibile affrontare e risolvere la crisi ambientale che ci ha colpito.Il libro dal titolo “La scelta”, (Edizioni Rizzoli), da pochi giorni uscito in Italia, conferma, a mio parere, le qualità di grande divulgatore di Al Gore.
Uno degli obiettivi del libro è quello di convincere l’opinione pubblica che la crisi climatica non è un’invenzione degli ambientalisti come purtroppo – secondo Gore - stanno cercando da tempo di fare alcune delle principali compagnie petrolifere del pianeta elargendo sostanziosi contributi economici a chiunque s’inventi uno studio che dimostri l’estraneità delle attività dell’uomo al surriscaldamento globale.
Con l’ausilio di fantastiche schede tecniche il libro riesce a spiegare anche ad un pubblico di non esperti quali siano le principali tecnologie già in possesso dell’uomo che possono, se adottate in tempo, riuscire ad abbattere in maniera consistente la produzione dei gas serra e risolvere la nostra grande sete di energia. Non solo, Al Gore, con straordinaria semplicità ed efficacia riesce a trasmettere il messaggio di come sia possibile risolvere al contempo crisi economica e crisi ambientale, attraverso l’applicazione di queste nuove tecnologie.
“La scelta” è realmente accessibile a chiunque ed in special modo a chi di certe tematiche non ha conoscenza diretta: attraverso una ventina di capitoli monotematici chiunque può facilmente comprendere quali siano le principali cause dell’incremento dell’effetto serra sul pianeta e le ragioni politiche che hanno ritardato o comunque reso difficoltoso il raggiungimento di un accordo tra i paesi della Terra per la risoluzione del problema.
Scorrendo le pagine di questo che considero davvero un bel libro, potrete ad esempio scoprire quali siano le differenze tra l’uso dell’energia termica solare concentrata (CST) e quella fotovoltaica (PV), come sfruttare il vento e come funzioni una turbina eolica, come funzionino i nuovi sistemi geotermici (EGS) e quale potenziale ancora non sfruttato essi possano garantire in futuro, perché alcune tipologie di biocarburanti possano essere prese in seria considerazione a differenza di altre, ( no all’uso del mais e si a quello della canna da zucchero), come l’idea della cattura e sequestro del carbonio possa rappresentare in futuro una possibilità concreta di ridurre le emissioni, perché invece l’opzione del nucleare sia da accantonare, quali vantaggi possano apportare alla causa climatica la proliferazione dei sistemi di agricoltura biologica, e quanta parte possa infine avere la battaglia a favore di una sempre maggiore efficienza energetica.
Ma il libro di Al Gore offre anche dell’altro, dedicandosi, nella sua ultima parte all’avanzamento di serie e concrete proposte politiche, forse non sempre condivisibili, ma che comunque rappresentano la decisa volontà di individuare delle soluzioni al problema.
La veste grafica del libro è splendida. Sulle circa 400 pagine che lo compongono, oltre la metà è rappresentata da spettacolari e talora drammatiche foto, ognuna delle quali personalmente scelta dall’autore ed ognuna delle quali dal forte contenuto mediatico.
Gli unici difetti che ho trovato a questa pubblicazione sono innanzitutto il prezzo ( 35,00 euro), le dimensioni ed il peso (quasi 1,5 kg!) francamente eccessivi, che se la fanno somigliare più a un catalogo di una mostra d’arte che ad un testo divulgativo, di fatto ne rendono un po’ difficoltosa la lettura. Insomma, non è esattamente il genere di libro che uno si può portare dietro e leggere in treno, in autobus o mentre è in coda alla posta!
A parte questo, credo però che chiunque abbia un ruolo di qualche responsabilità nel campo della tutela dell’ambiente dovrebbe provare non solo a leggere ma a studiare questo testo.
Non sarà tempo perduto quello che impiegherà.
Tutti i proventi della vendita de “La scelta” saranno interamente devoluti a “Alleanza per la protezione del clima” un’organizzazione no profit fondata dallo stesso Al Gore nel 2006 allo scopo di cambiare l’atteggiamento della gente verso la crisi climatica, ed il cui sito ufficiale è consultabile all’indirizzo http://www.climateproject.org
Presto, in un settembre sottile,
un continente galleggiante sparisce
nel sole di mezzanotte.
I fiumi risalgono mentre
la febbre si posa su un mare acido
le ossa di Nettuno si dissolvono.
La neve scivola giù dalla montagna
il ghiaccio genera inondazioni per una stagione
arriva veloce una pioggia insistente.
(.......)
Il pastore grida
l’ora della scelta è arrivata
ecco i tuoi strumenti.
(Al Gore, Nashville, Tennessee, 2009)
Michele Salvadori
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2 commenti:
Il link al termine dell'articolo è errato. Il programma di Al Gore è www.climateproject.org (project, non protect) :-)
Grazie molte.
Ho provveduto a correggerlo.
Michele Salvadori
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